Anno B – 10 Novembre 2024
1Re 17,10-16 – Sal 145 (146) – Eb 9,24-28 – Mc 12,38-44
Nel frastuono di suoni di trombe e vasi di monete rovesciate con sfarzosa ostentazione, la tua figura avanza, povera, silenziosa, nascosta.
La mano stringe un oggi da vivere – due monete – ma si apre, e getta tutto quanto nelle mani di Dio.
Ed è suono melodioso il cadere impercettibile di quelle due monete.
Nessuna parte di superfluo ma dono totale, offerta viva, fede pura e oblio di sé, che si immergono nella Presenza divina: sola con Dio Solo.
Perché solo in Dio scopriamo il dono della vita nel cammino di ogni giorno, dove il superfluo fa ancora rumore mentre il cuore ricerca nel silenzio quel necessario che pare sfuggire.
Ma quando la mano si apre, apre una porta che si spalanca sull’Eternità e ci mostra come vivere una vita donata, come affidarla a Dio, come diventare poveri in spirito per entrare nel Regno dei Cieli. Perché se Dio è il nostro oggi sarà sicuramente anche il nostro domani…