Anno B – 27 Ottobre 2024
Ger 31,7-9 – Sal 125 (126) – Eb 5,1-6 – Mc 10,46-52
Il bordo della strada e un mantello, il tuo mondo di tenebra, la mano stesa a chiedere quel poco per non morire di fame; gli occhi spenti ma il cuore acceso di speranza e l’orecchio aperto all’ascolto: passa il Maestro, passa Gesù.
Non possiede né argento e né oro, il Re dei re, ma la compassione divina che chiama: «Coraggio!».
«Ho udito il tuo grido Bartimeo, fin dal Seno del Padre, e sono sceso qui, a Gerico, covo di dolore e di peccato, di tenebra e di morte. Ora sono su questa strada per incontrarti: hai gridato a me e non sono più nascosto, sono qui davanti a te, coraggio, sono io che ti chiamo».
L’alito del Vento soffia sui tuoi occhi e sul tuo mantello, che vola via come uccello liberato dalla mano del cacciatore.
«Rabbunì, io ti vedo! Dove abiti?»
«Figlio mio, vieni! E vedrai…»