Anno C – 16 Ottobre 2022
Es 17,8-13 – Sal 120 (121) – 2Tm 3,14 – 4,2 – Lc 18,1-8
“Ecco la grande attrattiva
del tempo moderno:
penetrare nella più alta contemplazione
e rimanere mescolati fra tutti,
uomo accanto a uomo.
Vorrei dire di più:
perdersi nella folla,
per informarla del divino,
come s’inzuppa un frusto di pane nel vino.
Vorrei dire di più:
fatti partecipi dei disegni di Dio nell’umanità,
segnare sulla folla ricami di luce
e, nel contempo, dividere col prossimo
l’onta, la fame, le percosse, le brevi gioie.
Perché l’attrattiva
del nostro, come di tutti i tempi,
è ciò che di più umano e di più divino
si possa pensare;
Gesù e Maria:
il Verbo di Dio, figlio di un falegname;
la Sede della Sapienza, madre di casa”.
(Chiara Lubich, Scritti spirituali, 1, Città Nuova, Roma 1978, p. 27)