Anno C – 10 Luglio 2022
Dt 30,10-14 – Sal 18 (19) – Col 1,15-20 – Lc 10,25-37
“Noi dunque, arrivati nella pianura, avanzammo fino a giungere in quel preciso luogo e qui dicemmo una preghiera, qui leggemmo passi del Deuteronomio, non solo il cantico di Mosè, ma anche le benedizioni che aveva pronunciato sui figli d’Israele. Dopo la lettura, fatta di nuovo un’altra preghiera e rendendo grazie a Dio, partimmo da quel luogo. Tale infatti era il nostro uso costante: ogni volta che riuscivamo a raggiungere il luogo desiderato, fare prima di tutto una preghiera, poi leggere il brano relativo preso dalla Bibbia, poi dire un salmo appropriato e ripetere infine una preghiera. Abbiamo sempre mantenuto questa abitudine, secondo la volontà di Dio, ogni volta che potemmo arrivare nei luoghi desiderati”.
(Egeria, Pellegrinaggio in Terra Santa¹, Ed. Città Nuova p. 81)
“¹Dalla Tebaide al Sinai, dall’Arabia alla Palestina, attraversando i deserti di roccia e di sabbia o ricche contrade, scalando monti e attraversando fiumi, con dentro il desiderio di vedere e di conoscere: è l’avventura di Egeria, giornalista ante litteram della fine del IV secolo che ci ha lasciato un reportage documentatissimo del suo viaggio nei luoghi che hanno visto nascere grandi civiltà e religioni e sono stati teatro dell’avventura terrena di Gesù. Un documento sul cristianesimo dei primi secoli di rara freschezza” (Dalla IV di copertina I edizione minima di Città Nuova, 2000).